Roberto Zambelli, contitolare con Marco Dimai della Wood Art Cortina, ci presenta l’azienda e ci racconta della collaborazione con TWT per la produzione dei primi campioni dei portoncini in legno Esperia.
Se dovesse incontrare un nuovo cliente e presentare, molto brevemente, Wood Art Cortina, sottolineandone i punti di forza, che cosa direbbe?
Wood Art Cortina è un’azienda strutturata per dare un servizio a 360° gradi. Il 90% della nostra produzione sono arredamenti su misura in legno antico. Siamo nati dalla fusione di due aziende già avviate che nel 2018 si sono unite.

Abbiamo costruito un nuovo capannone, comprato attrezzature di ultima generazione per unire le forze e affrontare un mercato che richiede sempre più velocità e strutture importanti.
Oggi, siamo strutturati per fare tutto ciò che è legno, se così possiamo dire, e da due anni c’è anche il reparto tappezzeria. Abbiamo stretto partnership con una vetreria, un marmista e fabbri, per poter offrire al cliente un servizio a tutto tondo.
Come è nata l’idea di produrre anche i serramenti?
Da subito. Quando ci siamo trasferiti nel capannone nuovo abbiamo comprato un centro di lavoro con già l’idea di fare anche le finestre.
Qual è il vostro mercato?
Diciamo che quasi il 100% del nostro mercato è a Cortina D’Ampezzo. Il mercato di Cortina sta vivendo un ottimo periodo, stimolato dalle prossime Olimpiadi invernali.
In questo momento troviamo sufficiente lavoro qui per non spostarci da altre parti, anche perché a Cortina praticamente siamo solo noi che produciamo serramenti.
Com’è caratterizzato questo mercato, a suo vedere? Ritiene che dopo le Olimpiadi ci sarà un calo?

Un calo sarà inevitabile, ma non è tutto prettamente legato alle Olimpiadi invernali. Ovviamente è un evento straordinario che stimola un po’ tutti, ma ciò che ha dato un’accelerata è stato il Covid. La gente ha capito che si sta bene a Cortina, e ha iniziato a riaprire le case.
Da noi non si possono costruire nuove case dal ’76: si può solo ristrutturare, quindi il mercato avrà senz’altro una flessione.
Chi è il vostro cliente ideale?
Lavoriamo esclusivamente con privati di fascia alta, molto alta e, nella maggior parte dei casi, ci interfacciamo con architetti e progettisti.
Per caratterizzare il nostro prodotto, inoltre, customizziamo le finestre con il legno antico utilizzato per produrre gli arredamenti della casa. Internamente, infatti, applichiamo una lamella realizzata con il legno antico usato per gli arredi.
Lo fate solo per caratterizzare il prodotto o anche per rispettare una tradizione costruttiva tipica di Cortina D’Ampezzo?
Più che altro per armonizzare la finestra con il resto della casa. È moto bello esteticamente vedere tutta la parete, gli arredi e il telaio della finestra realizzati con lo stesso legno.
Quando avete conosciuto TWT o eravate già prima clienti di Rekord o Zuani?

No, è stata una serie di coincidenze. Ci ha presentati il nostro rappresentante di riferimento qui a Cortina: era il 2019-2020, non ricordo di preciso. Con TWT si è instaurato subito un bel rapporto di fiducia reciproca.
Abbiamo comprato da loro prima le frese per fare i serramenti, poi quelle per le porte, e infine abbiamo collaborato per i prototipi dei portoncini Esperia, che sono stati poi certificati e portati in fiera a Milano.
Avete solo fatto dei campioni o avete anche adottato il sistema?
Ne abbiamo fatto un sacco di portoncini, ne abbiamo realizzati circa 30 ormai. Spesso nelle case venivano montate delle porte blindate, ma se non compri una blindata seria… Abbiamo iniziato, quindi, a proporre i portoncini in legno e oramai li abbiamo montati in molte case.
C’è da dire che da noi la delinquenza è praticamente zero, quindi le persone preferiscono avere delle porte più performanti per il freddo. Se si desidera una blindata coordinata con gli arredi interni, occorre andare da chi vende blindate e poi venire da noi per rivestirla.
Con i portoncini in legno Esperia si ha un passaggio in meno. I nostri clienti spesso non possono o non vogliono perdere tempo, quindi ogni passaggio risparmiato è un vantaggio. Infine, questi portoncini sono molto belli.
Quali caratteristiche apprezza di questo sistema per portoncini? Quando ve l’hanno presentato, cos’è che vi ha attirato?
Di primo acchito è stata la stima reciproca: riteniamo TWT un’azienda seria e quindi degna della massima fiducia. Quando ci hanno proposto il sistema c’erano solo i disegni, però già sulla carta il progetto sembrava interessante.
Poi con qualche accorgimento è venuto un bel lavoro: un ottimo prodotto, semplice da produrre.
Quale caratteristica dello stile TWT apprezza di più?

Pur essendo un’azienda importante ha mantenuto un atteggiamento artigianale che la porta a curare il particolare, a proporre un prodotto che sia all’altezza delle aspettative.
Ha mantenuto, inoltre, un senso di vicinanza al cliente, non sono distaccati come certe aziende dove sembra di parlare con un ministero.
Puoi ancora parlare con qualcuno che conosci senza essere rimbalzato tra centralini e vari capi reparto.
Nuovi progetti all’orizzonte?
Un progetto che vogliamo sviluppare è un nuovo marchio che si chiamerà Element: una parte della falegnameria che seguirà solo i complementi d’arredo. Doveva essere già partito, ma non abbiamo tempo. Speriamo di riuscire a metterlo in piedi nel corso di quest’anno.
Crediamo che potrebbe essere la soluzione quando il lavoro calerà un po’. Avere un piano B ci permetterà di lavorare anche fuori Cortina, perché i complementi d’arredo possono essere spediti senza bisogno delle maestranze sul posto.